Fin da piccolo ho amato la caccia forse anche perche’ mi ha sempre affascinato il contatto con la natura.
Camminare per i boschi per me era, ed e’ tutt’ora, una cosa inebriante e forse il non essere approvato dai miei (che non erano naturalisti come me) mi spinse a trovare appoggio verso uno zio materno esperto cacciatore.
“Nentino” era il suo soprannome; grande amante della caccia e del cane da ferma. Cacciava con una femmina kurzhaar di nome Sila, cagna dalle dimensioni impressionanti, ma di una dolcezza e delicatezza immense.
Con loro provai per le prime volte ad assaporare il vero gusto della caccia: ritrovarsi in settembre dietro al cane che sta guidando un fagiano che invece cerca di sottrarsi su per un fosso di una cascina o essere in un bosco di faggi a novembre con il cane in ferma ed il cuore che ti batte forte nel petto perche’ sai che da un momento all’altro la grande “regina del bosco” ti partira’ davanti.
La vera passione per il kurzhaar ha inizio per me all’eta’ di 20 anni cioe’ quando, preso finalmente il porto d’armi e fidanzatomi con mia moglie, entrai in una famiglia di cacciatori di vecchia data e per giunta tutti kurzhaaristi.
Incomincio’ allora il momento magico. Ti siedi a tavola la sera e senti i racconti di storie vissute nei boschi; storie di cani e cacciatori sempre a contatto l’uno con l’altro: si chiamano e si cercano reciprocamente nel bosco a cercare quell’intesa necessaria per portare a termine una buona azione di caccia.
Piano piano ti senti partecipe quasi come se a quelle battute di caccia ci fossi stato anche tu, come se quel cane avesse diviso con te le tue emozioni.
A quel tempo facevano parte della squadra due femmine kurzhaar: Diba e Frida.
- Diba del Sieve figlia di Jerik del Ronchese e Lilla 26°, cagna oramai in eta’ avanzata e protagonista di quasi tutte le storie di caccia narrate e vissute, era di mio suocero.
- Frida cagna di quattro anni senza certificato di origine, ma con tanto sangue kurzhaar nelle vene, era dello zio di mia moglie.
Erano belle e inebrianti tutte quelle avventure e quei racconti, ma cio’ che non andava era che io non avevo un cane tutto mio.
Sposatomi, decisi d’accordo con mia moglie di acquistare il mio primo kurzhaar. Con Dick ebbe inizo la mia storia.
Cucciolo di quattro mesi con alta genealogia tedesca dei V.Echkof, si dimostro’ fin da subito molto precoce con eccelse qualita’ naturali.
Mi fece provare alla sola eta’ di sette mesi, emozioni immense alla caccia all’arcera sull’appennino Tosco-Emiliano. Crescemmo praticamente insieme; lui come ausiliare perfetto ed io come beccacciaio.
Non da meno furono le emozioni che mi fece provare su fagiani veri e sulle ultime brigate di starne presenti sul nostro appennino.
Furono pochi. Furono solo quattro anni passati a caccia insieme, ma piu’ che sufficienti per indurmi a capire che era nato in me non solo il desiderio di possedere un kurzhaar addirittura di allevarlo. Non e’ pero’ con un maschio che nasce un allevamento, ci vogliono le femmine.
E allora? Allora comincia la ricerca.
Ricerca breve e fortunata. Entra infatti in allevamento da me scelta a 60 gg Rimba dei Tre Laghi. Gia’ a due anni e’ campionessa di bellezza Naz e Internaz. Con 8 CACIB su 9 esposizioni.
Dal riuscito accoppiamento di Rimba con Reb del Poggetto, grande riproduttore, avviene la svolta di qualita’; nascono infatti, oltre ad altri sette magnifici cuccioli roani, Benny Bool e Betsy rispettivamente campionessa di bellezza Naz. una, Naz. ed Internaz. l’altra anche loro giovanissime.
Non solo la tipicita’ nacque da quell’accoppiamento, ma la spiccata venaticita’ e le qualita’ naturali; ed e’ questo il sangue che scorre ancora potente nelle vene dei miei cani.
Fanno seguito al titolo di campionato: Castro, Fury, Dog, Nadir laureato anche campione del Mondo giovani 2000 ed in conseguenza a tutto cio’, nasce la decisione dell’affisso “di Montecarelli”.
Stefano Panerai